1. |
Dove Sei
03:53
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Dove Sei
Occhi stanchi per un giorno di lavoro
Gambe pigre che si affrettano andar via
Un tramonto rosso fuoco che si accende sui palazzi
Trasforma i miei pensieri per magia
Un profumo che ricorda primavera
Spunta un fiore nel cemento di città
Due monete ed una ciotola di fragole
Ne conservo un po’ per te nel caso passerai di qua
Una casa che è un rifugio per balordi
Una cena che più buone non ce n’è
Ma nel mezzo della festa e dei discorsi inutili
Ho sentito la tua voce dentro me
Questa sera siamo stati bene
Due chitarre, molto vino, l’allegria
Pensar troppo a te di certo non conviene
Ma il ricordo s’è seduto non se n’è più andato via
Dove sei, dove sei tu che mi ricordi tutti tutti i desideri miei
Dove sei, dove sei se sapessi dove andare partirei
Camminando lentamente verso casa
La città deserta sembra tutta mia
Ripensando a cosa far della mia vita
Il naviglio mi sussurra una poesia
Le stelle in cielo sembrano danzare
A Milano non le vedo quasi mai
Ma stanotte che sorpresa, non si possono contare,
Non credevo di commuovermi fissandole… Oramai
Dove sei, dove sei, tu che fai gridare tutti tutti i desideri miei
Dove sei, dove sei, se sapessi dove andare partirei
Partirei, partirei, partirei, partirei
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2. |
Regina Di Cristallo
04:26
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Regina Di Cristallo
Io sono la regina di cristallo
e regno sopra i miei possedimenti
del mio monolocale che è un castello
persa in mezzo ai miei ragionamenti
Io sono una regina e sono folle
Mi nutro di gelato e foglie di tè
Ho nominato erede dei miei beni
Un cicciolo che un giorno sarà Re
Passa di qui quando ne hai il tempo
È un Regno dolce di malinconia
Ammira la bellezza irraggiungibile,
Di una Regina che si fa chiamare Mia
Io sono una regina e sono fragile
Rinchiusa nelle gabbie dei pensieri
Tra sogno e fantasia il confine è labile
lo è sempre stato, ed oggi più di ieri
Io scelgo molto bene i miei nemici,
I miei amici fanno bene a sceglier me
Io sono un osso duro ma se ami veramente,
potrei lasciare tutto... per te
Passa di qui quando ne hai il tempo
È un Regno dolce di malinconia
Ammira la bellezza irraggiungibile,
Di una Regina che si fa chiamare Mia
Potrei abbandonare tutto
Il regno di un impero che non c'è
Ma non è meno reale del dolore che mi opprime il cuore
che potrebbe riposar con te, vorrebbe riposare in te, potrebbe con te
E sarò mia e sarò tua... E sarò Mia
È questa la bellezza irraggiungibile,
Di una Regina che si fa chiamare Mia
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3. |
Presente
03:47
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Presente
Esser presente è un problema di mente
Dire “per sempre” è un problema presente
Dimmi che tu sei sano di mente
Sai perché io non lo sono
Occhio per occhio, dente per niente
Occhio non vede, cuore non mente
Agli occhi del mondo sono solo un perdente
Ma il mondo è cieco ed io non sento più niente
Dimmi che tu sei sano di mente
Sai perché io non lo sono per niente
Dimmi che tu sarai presente
Sai perché io mi perdo sempre
Un equilibrio fragile, relazione instabile
Cosa sono io per te. Il tempo è un meccanismo infame,
L’orologio inutile, un ingranaggio infernale
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4. |
Umani
03:53
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Umani
Essere vivi essere umani, essere come animali
Rotolarsi nel fango, poi mangiare con le mani
Andare dappertutto, perdersi nel mondo
Girarci intorno, andare via senza ritorno
E guardarsi negli occhi e scrutarsi per bene
E arrivare al midollo della carne e
Gridare d’esser vivi
E gridarlo alla luna
Essere vivi essere umani, essere come persone
Aiutarsi ogni giorno e scambiarsi l’amore
Dormire per terra o stare svegli la notte
Ridere cantare e far casino e poi prendersi a botte
Incontrarsi per strada e parlare per ore
Smaltire un liquore, e tornare a
Gridare d’esser vivi
E gridarlo alla luna
Essere vivi essere umani, essere uomini e donne
Con tutti i limiti (del mondo), siamo sempre noi
Saremo sempre insieme sotto queste stelle
Sotto a un palco a ballare, scambiarci la pelle
Andremo per strada, due calci a un pallone
Alla sera leoni e al mattino
Gridare d’esser vivi
E gridarlo alla luna
E tornare a esser vivi
E guardare le stelle
E ascoltare la luna
E toccare le stelle
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5. |
Pullman
03:45
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pullman (re)
E poi il cielo si spegneva su noi
In viaggio su quel pullman che sai
Portava solo gente morta
Tranne te, che invece mi parlavi. Così
Hai rotto il mio silenzio, “Ma dai,
Lo sai che abitiamo vicini?”
E poi, in un secondo, un’ombra scura scende sul tuo volto
Perché il tuo futuro ti fa sentire con le spalle al muro
Ed io non davo confidenza però,
Scrutavo gli occhi neri che tu
Con noncuranza doni al mondo
E così il tempo passa in fretta con te
Finché non t'han gridato perché
Avrai svegliato mezzo pullman
E poi all'improvviso accanto a me il calore del tuo viso
E poi il tuo sorriso è un colpo basso, è troppo anche per me
Chissà se ci rivedremo perché
Di te non so più nulla ed io
passeggio per il mio quartiere
E così et voilà, un altro sguardo un’altra storia
E così sono qua, un cuore spalancato sul mondo
E così et voilà, un altro sguardo un’altra storia
E così sono qua, un cuore spalancato sul mondo, sul mondo, sul mondo…
Dimmi che non è un fregatura
Dimmi che mi tolgo l’armatura
Dimmi che non è un fregatura
Dimmi che mi tolgo l’armatura
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Ludovan Milan, Italy
I membri arrivano da diverse esperienze, nel fitto sottobosco milanese di feste, eventi pubblici e privati. Si incontrano nel 2011 trovando l'uno nell'altro un territorio comune: il gusto per l'improvvisazione, la citazione, lo spirito di jam.
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